(dal libro "Statutum Hortanum 1584 - presso Archivio Comunale di Orte)

                                          Orte dal 1400 ai giorni nostri

                                 di Letizia Tessicini  (20/09/2004)

ORTE DAL 1400 AI GIORNI NOSTRI

 

Dal 1408 al 1415 come gran parte dello Stato della Chiesa la città fu occupata da Ladislao re di Napoli dopo varie scorrerie nel territorio durante le quali fu distrutto il castello di Baucca. Questa e altre vicissitudini collegate al successivo rafforzamento del potere papale diedero inizio ad un periodo di inasprimento delle lotte tra le fazioni interne, ormai collegate alle famiglie Orsini, Colonna e Savelli, che culminarono nello scontro del 13 febbraio 1489, quando i fuoriusciti ortani, approfittando del Carnevale, tentarono senza successo un colpo di mano. La battaglia lasciò a terra cinquanta morti. Nel corso del sec. XV ad Orte si diffuse l’Arte della Lana esportando questo pregiato prodotto ovunque, mentre nel 1478 fu istituito il Monte di Pietà. Il ‘500 fu un secolo di ulteriore regressione economica del territorio ortano, causata dall’affermarsi del latifondo e dello spopolamento delle campagne e accresciuta dal crollo del ponte sul Tevere nel 1524, ricostruito nel sec. XX. Dal ‘600 al ‘700, pur avendo subito una notevole riduzione del suo peso strategico, Orte fu sede del Governatore pontificio. Al 1692 risale l’esistenza ad Orte “dell’Accademia de’ disuniti” a carattere letterario che sopravvive ancora oggi. Con la breve occupazione francese dello Stato Pontificio, questo territorio fu il Cantone di Orte. Nel 1866 sotto papa Pio IX, fu inaugurata la stazione ferroviaria della linea Orte-Roma, segnando l’inizio dello sviluppo della borgata di Orte Scalo. L’annessione di Orte nel 1870 allo Stato Sabaudo comportò importanti fermenti sociali, come l’istituzione nel 1871 della Società Operaia di Mutuo Soccorso, che dava sussidi ai propri soci in caso di malattia. Nel 1922 la stazione di Orte divenne luogo di raduno dei componenti fascisti per la marcia su Roma. La seconda guerra mondiale provocò tra altri tragici avvenimenti la completa e sanguinosa distruzione di Orte Scalo, con numerose vittime. Dal dopoguerra a oggi, la città si è riappropriata di quel ruolo di cerniera economica e culturale che le riserva la sua posizione. L’Autostrada del Sole, la Superstrada Civitavecchia-Orte-Cesena e l’importante nodo ferroviario, hanno fatto di Orte uno dei primo crocevia dell’Italia peninsulare. 

scritto da Ladytess alle ore 20:47 commenta    leggi commenti (0)