ORTE DAL
1400 AI GIORNI NOSTRI
Dal 1408
al 1415 come gran parte dello Stato della Chiesa la città fu
occupata da Ladislao re di Napoli dopo varie scorrerie nel
territorio durante le quali fu distrutto il castello di Baucca.
Questa e altre vicissitudini collegate al successivo rafforzamento
del potere papale diedero inizio ad un periodo di inasprimento delle
lotte tra le fazioni interne, ormai collegate alle famiglie Orsini,
Colonna e Savelli, che culminarono nello scontro del 13 febbraio
1489, quando i fuoriusciti ortani, approfittando del Carnevale,
tentarono senza successo un colpo di mano. La battaglia lasciò a
terra cinquanta morti. Nel corso del sec. XV ad Orte si diffuse
l’Arte della Lana esportando questo pregiato prodotto ovunque,
mentre nel 1478 fu istituito il Monte di Pietà. Il ‘500 fu un secolo
di ulteriore regressione economica del territorio ortano, causata
dall’affermarsi del latifondo e dello spopolamento delle campagne e
accresciuta dal crollo del ponte sul Tevere nel 1524, ricostruito
nel sec. XX. Dal ‘600 al ‘700, pur avendo subito una notevole
riduzione del suo peso strategico, Orte fu sede del Governatore
pontificio. Al 1692 risale l’esistenza ad Orte “dell’Accademia de’
disuniti” a carattere letterario che sopravvive ancora oggi. Con la
breve occupazione francese dello Stato Pontificio, questo territorio
fu il Cantone di Orte. Nel 1866 sotto papa Pio IX, fu inaugurata la
stazione ferroviaria della linea Orte-Roma, segnando l’inizio dello
sviluppo della borgata di Orte Scalo. L’annessione di Orte nel 1870
allo Stato Sabaudo comportò importanti fermenti sociali, come
l’istituzione nel 1871 della Società Operaia di Mutuo Soccorso, che
dava sussidi ai propri soci in caso di malattia. Nel 1922 la
stazione di Orte divenne luogo di raduno dei componenti fascisti per
la marcia su Roma. La seconda guerra mondiale provocò tra altri
tragici avvenimenti la completa e sanguinosa distruzione di Orte
Scalo, con numerose vittime. Dal dopoguerra a oggi, la città si è
riappropriata di quel ruolo di cerniera economica e culturale che le
riserva la sua posizione. L’Autostrada del Sole, la Superstrada
Civitavecchia-Orte-Cesena e l’importante nodo ferroviario, hanno
fatto di Orte uno dei primo crocevia dell’Italia peninsulare.